Sono giù di morale. Il mio pensiero va in continuazione alla catastrofe in Giappone. Ormai sono quasi 15 anni che è nata la mia passione per il paese del Sol Levante, negli ultimi anni mi ci sono dedicata un pochino meno, ma per tanti anni ho studiato la lingua, ho seguito seminari sulla cultura nipponica, ho partecipato a corsi di shodo, di ikebana, di cerimonia del thè, ho seguito concerti di strumenti giapponesi, visto tanti film, letto tanti libri. Una passione costante, nata un po' per gioco, ma sin da subito ho sentito così vicino questo paese così lontano. Nel 2003 ho poi realizzato il mio più grande sogno, quello di visitare il Giappone, nel periodo dei sakura poi! E dopo quel meraviglioso viaggio ho poi pensato seriamente di trasferirmici, anche se poi sono rimasta qui. Questa mia passione è stata talmente forte da contagiare anche mio marito, e infatti una capatina in Giappone l'abbiamo fatta anche durante il nostro viaggio di nozze. E ancora tante altre parti del Giappone sono già soggetto del nostro prossimo viaggio in Estremo Oriente, con data ancora da definire, ma che sicuramente ci sarà. E ora, vedere le immagini catastrofiche di questa tragedia, vedere l'impotenza dell'uomo nei confronti di una natura implacabile, sapere che così tante vite sono finite sommerse, mi fa piangere il cuore. Vorrei fare qualcosa, ma sono davvero troppo piccola. Ma nel mio piccolo qualcosa farò sicuramente, per aiutare la mia seconda patria a riprendersi, un po' per volta, senza mai arrendersi, come sono riusciti a farlo dopo l'olocauso delle maledette bombe atomiche americane, anche stavolta, sono sicura, risorgeranno più forti di prima.
Con questo gusto un po' amaro in bocca, qualche ingrediente in casa in scadenza, una ricetta nel cassetto, ho fatto questo dolce, un po' dolce e un po' amaro, e stavolta non sono nemmeno stata precisa nelle dosi, ho fatto un po' ad occhio, non è da me.
Ho preso spunto da
questa ricetta, ma avevo uno yogurt in scadenza che ho usato al posto del burro, e dello sciroppo di marron glacè invece della crema di marroni. Ho messo un po' meno zucchero, 30 grammi d'olio, ed il dolce è venuto senza particolari problemi, 5 minuti di preparazione, 50 di forno e via. Ho abbondato un po' col thè matcha e lo sciroppo di marron glacè, ma mi andava di sentire bene il contrasto dolce-amaro.
E guardate qua cosa mi è uscito, sembra proprio la terra spaccata... si vede che il mio stato d'animo si è trasmesso al mio dolce.
Una giapponesina che guarda l'orizzonte sopra le macerie, la speranza di un futuro migliore.
日本頑張れ
anche il pensiero di tutti noi va al paese del sol levante!
RispondiElimina^_^
la giapponesina è dolcissima
Tante piccole formichine, fanno molto e molto bene.
RispondiEliminaNon ho parole per quello che è successo.
Mandi ^_^
il tuo post mi commuove.
RispondiEliminaLa tua torta è significativa.
gli sono accanto
Come non essere solidali con loro e con te?
RispondiEliminaStimo il popolo giapponese per la loro dignità ed educazione, spero che possano riprendersi al più presto da tutto questo...
RispondiEliminaMolto "romantico" il tuo dolce, la giapponesina che guarda al futuro da un senso di malinconia, tristezza e speranza allo stesso tempo.
E' bellissimo questo dolce, hai reso bene l'idea del popolo, un grande popolo, in mezzo alle macerie, alle radiazioni, loro guardano già alla
RispondiEliminaricostruzione del loro paese, stanchi, spaventati,
ma fiduciosi nel loro stato, ma soprattutto nelle loro forze! Sono da ammirare, è un grande popolo!!! Un bacio cara, credo che tutti noi siamo
in pena per questa tragedia!!
Ci hanno colpito con la loro dignita, la loro forza.Un cake, una speranza, un pensiero per loro.
RispondiEliminaGià, sono immagini raccapriccianti: un Paese che si accartoccia su se stesso, la natura devastante e poi anche l'opera dell'uomo che aggrava la situazione.. Ammiro la forza con cui i giapponesi stanno affrontando questo immenso e doloroso shock...
RispondiEliminaNon conosco il Giappone ma spero di poterci andare un giorno. Quello che stà succedendo ci lascia tutti senza parole...Un abbraccio.
RispondiEliminaE' una tragedia immane, davvero...anche io ne sono rimasta molto colpita.
RispondiEliminaUn abbraccio!
nn ci sono parole,come si fa?qualsiasi cosa e'superflua
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