La colazione per me è sacra! Appena mi alzo al mattino, ancora prima di lavarmi la faccia, ancora prima di fare pipì, mi fiondo in cucina a preparare la colazione, ad occhi chiusi, nella penombra della cucina, la luce che spunta dalle fessure delle persiane è più che sufficiente, guai ad accendere la luce! Per me è un po' come un lento risveglio, solo dopo aver fatto colazione posso cominciare la giornata. Addirittura fino a qualche anno fa la colazione era un vero e proprio rito, in cui si esprimeva tutta la mia pignoleria, al limite del patologico :p. Tazza di latte bianco, tiepido; 6 biscotti Plasmon, non uno di più, non uno di meno, tutti messi in fila in alto a sinistra, con la P rivolta verso l'alto; il mio cucchiaio, quello specifico per la colazione, sulla destra, appoggiato perfettamente nello stesso punto, ogni giorno, come una dolce e rassicurante coccola prima di cominciare la giornata :$. Da allora tante cose sono cambiate, da quando non vivo più coi miei genitori, la casa non è più la stessa, la tovaglietta non è più la stessa, la tazza non è più la stessa. Ho abbandonato i troppo costosi Plasmon per i più abbordabili
biscotti per la colazione fai da te o a volte anche i corn-flakes, che non mi fanno impazzire, ma sono meno calorici... E ahimè ho abbandonato anche il latte bianco, a favore del latte di soia, a causa purtroppo del colesterolo molto alto... :( e ci aggiungo un pizzico di cacao, giusto per renderlo un minimo più piacevole. Insomma, non è più proprio la mia colazione... Il cucchiaio però è lo stesso! E anche il piacere di iniziare bene la giornata solo dopo aver fatto colazione :)!
E quando sono fuori casa? Eh, quando sono fuori casa è un problema, anche perchè mi sveglio che ho fame e se sono in albergo mi devo lavare e vestire prima di poter scendere a fare colazione. C'è da dire però che le colazioni degli alberghi solitamente sono favolose! (solitamente... perchè non posso spiegarvi lo shock del pesce e riso a colazione in Giappone o dei gamberetti in Norvegia e di altre stramberie in giro per il mondo...). E allora quando sono in albergo mi concedo qualche caloria in più, sempre latte bianco, ma cornetto e nutella sono indispensabili, più qualche altro dolcino se mi ispira qualcosa o anche un po' di frutta d'estate.
L'ultima volta che sono stata in albergo è stato per il
Cake Design Italian Festival, allo Sheraton di Milano Malpensa. Sabato mattina per fortuna nessun problema, dovevo essere bella energica per la
Challenge, ho mangiato bene e infatti ero piena di energie per affrontare la giornata! Domenica mattina invece... a colazione non c'erano più cornetti :@. Vi rendete conto? Un hotel a quattro stelle, consapevole di avere tutti quegli ospiti, senza nemmeno più un cornetto! E si sono giustificati coi lunghi "tempi di lievitazione"... quando poi, dopo oltre mezzora, è finalmente arrivato qualcosa... sono riuscita a recuperare una specie di cornetto spiaccicato intrufolandomi nella ressa di persone che attendevano da 40 minuti come me... per ritrovarmi una roba a dir poco disdicevole, recuperata da chissà quale freezer di chissà quale albergo di chissà quale categoria :x! Una roba oscena! Ho dato un morso, ho ingoiato schifata e l'ho mollato lì. E mi sono sfogata col capo sala esternando tutta la mia indignazione con non troppa gentilezza! :P E scusate, quando ci vuole ci vuole, mi fai cominciare male la giornata, per lo meno ti meriti altrettanto! :P
Bene, tutto questo racconto per dirvi che da allora, un mese, mi è rimasta 'sta voglia di cornetto che proprio non voleva andarsene! E allora, come fare? Beh, quale scusa migliore per provare a farli da sola?! Non sono una grande esperta di impasti lievitati, ma le poche volte che mi sono cimentata non mi è andata male. La sfogliatura poi, l'avevo già fatta diverse volte per il
Pandoro, quindi mi sono lanciata venerdì sera a preparare l'impasto e ieri mattina ad iniziare la sfogliatura... ho però sottovalutato una cosa importantissima: un conto è lavorare al pandoro a fine dicembre... un altro è lavorare ai cornetti a fine giugno con 28 gradi in casa... ed il burro che se ne usciva da tutte le parti e non facevo in tempo a tirare fuori il panetto dal frigo che mi si scioglieva tra le mani! Insomma, qualche difficoltà c'è stata, invece dei tre giri di sfogliatura previsti dalla ricetta, ne ho fatti sei o sette, non ricordo nemmeno più, cercando di essere rapidissima, andando più o meno ad occhio e "a sensasione", sperando che tutto filasse liscio e che il burro non mi uscisse in cottura e che non si fosse amalgamato troppo all'impasto. La forma non è venuta perfetta, più che altro sono tutti diversi, ma essendo la prima volta puntavo soprattutto alla buona riuscita dell'impasto, c'è tempo poi per migliorare la forma... ;)

Alla fine... una soddisfazione immensa, sono lievitati benissimo e durante la cottura un profumo inebriante ha riempito tutta la casa!!!
Una metà li ho cotti ieri pomeriggio e abbiamo resistito fino a stamattina per mangiarli... ci siamo alzati presto per andare al mare e col sole già caldo che entrava dalle fessure delle persiane, abbiamo assaporato i miei cornetti! Incredibili! Mio marito era felicissimo! E finalmente mi sono tolta la voglia, ce n'è anche per domattina e per i prossimi giorni, anche perchè l'altra metà, quelli che mi sono venuti meglio come forma, li ho congelati, nei prossimi giorni li cuocerò e farò una sorpresa ai miei colleghi! :)
Un grande ringraziamento a
Paoletta, i tantissimi dettagli e suggerimenti della sua
ricetta sono stati fondamentali! Prometto che mi impegnerò al massimo per farli ancora meglio, e magari ne spedisco un paio anche allo Sheraton di Malpensa :P